E' ormai definitiva la presa di posizione del ministro maroni per quanto riguarda il sentito problema dei clandestini in italia, ogni barca verrà rimandata subito indietro senza tanta diplomazia, questo avverà fino a che i clandestini cesseranno di “invaderci” .
ora riflettendoci bene la domanda che sorge è questa: chi è più determinato? lo stato o i migliaia di clandestini che fuggono da guerre carestie e morte?
e poi non è ora di smetterla con tutto questo? siamo nel 2009 ormai e ancora abbiamo paura del diverso e siamo pieni luoghi comuni e pregiudizi nei confronti degli stranieri.
faccio tornare alla memoria il periodo della guerra quando prima, duratee dopo eravamo noi italiani a emigrare verso il sogno americano fatto di libertà e possibilità. non è forse la stessa speranza che hanno quelle migliaia di anime che tutti i giorni tentano di raggiungere le coste italiane?
e quindi è meglio continuare a opporci o è meglio aprire i nostri confini mentali e non, ad altre culture, popolazioni, civiltà?
lo stesso vaticano che nei secoli è stato il primo a chiudersi non ha approvato la scelta del governo “appoggiato” per il resto dall'unione europea che ha ricordato al governo italiano il diritto inalienabile della richiesta di asilo politico.
ora proviamoci a immaginare questa situazione come andrà avanti,arriverà una barca, la faranno tornare indietro, verranno due barche, le faranno tornare indietro, arriveranno tre barche e così via fino a che non avremo un esercito posizionato al confine delle acque internazionali, e poi il prossimo ordine quale sarà? quello sparare a vista? quello di massacrarli o quello di lasciarli morire?
la migrazione dei popoli è sempre accaduta e sempre accadrà fin dalla notte dei tempi l'uomo ha lasciato la propria terra per cercarne una migliore.
inoltre mettete caso che domani in italia scoppia una guerra e noi dovessimo emigrare in un altro paese che però prendendoci da esempio non ci darà ospitalità noi cosa penseremo? come ci sentiremo?
la globalizzazione è una cosa inarrestabile che per quanto qualcuno cerchi di fermare, lei continuerà, quindi possiamo continuare a opporci oppure qprirci e accogliere.
d'altronde non possiamo aspettarci nulla da un governo che organizza delle specie di spedizioni punitive contro degli innocenti immigrati.
Federico Cattaneo
penso che questo pensiero sia giusto,
RispondiEliminaanche noi emigravamo e anche noi eravamo considerati come tali.
quindi la solfa non è diversa, è solo che ormai c'è un' idea di: immigrato=delinquente
quindi quest' atto è ingiusto e moralmente razzista.
C'è poco da dire in sostanza. Il fatto che la democrazia abbia abbandonato da tempo questo nostro stato mi sembra del tutto evidente. Ciò che mi sconvolge oramai non sono più le decisioni e i decreti del governo, ma quanto il pensiero di molti miei connazzionali. Il razzismo si sa, essere figlio della paura nella stragrande maggioranza dei casi, le persone sono poco informate sui fatti, non si pensa più a riflettere su ciò che ci succede, ma a prendere e fare nostre idee di altri, idee preimpostate da qualcuno che vuole farci vedere le cose esattamente in quella maniera. Perchè pensare e riflettere è molto più difficile che piazzarsi difronte alla televisione e deglutire quella marea di cazzate abnormi. La paura è un ottimo mezzo di controllo, un uomo tenuto costantemente sotto stress psicologico è capace di fare cose inimmaginabili. Quale esempio più eclatante degli stati uniti d'america, che con la loro politica del terrore hanno invaso e ridotto in schiavitù un paese sovrano. Grazie alla televisione hanno creato un esercito di schiavi pronto a parlare e a muoversi a comando. Invece di fare decreti su come respingere l'ondata di immigrazione, fra l'altro destinata a salire, sarebbe cosa giusta pensare all'integrazione degli emigranti già presenti sul nostro territorio e a predisporre l'integrazione di prossimi eventuali arrivi. Senza tuttavia abbassare la guardia o perdere il controllo della situazione, le porte non vanno aperte a chiunque e comunque perchè questo non è il paese dei balocchi e certamente insieme a tanta altra brava gente arrivano persone che di lavorare non ne hanno la ben che minima idea perchè magari nel loro paese non hanno nemmeno mai lavorato. La gente deve dire basta, la gente deve scendere in piazza e gridare "ma va a cagare!!" perchè è ora di farla finita e ora che la gente capisca che viene presa per il culo dalla mattina alla sera da persone comodamente sedute in poltrone con i loro regali culi al caldo e coperti fino alla fine dei loro giorni. Condivido quindi il pensiero di questo intervento.
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