noi tutti ricordiamo la catastrofe abbattutasi in abruzzo che ha devastato l'aquila e i paesi circostanti e di certo ricordiamo anche il grande immenso circo mediatico che si è sviluppato intorno alla tragedia, i così detti media che come, spero vi sarete accorti, non si sono limitati ad informare dell'accaduto ma hanno speculato sul dolore e sulla sofferenza di persone che in pochi minuti si sono visti distruggere tutto quello che possedevano.
una cosa che sarebbe potuta sembrare molto bella da parte dei politici è stata quella del grande interesse e della voglia di aiutare immediatamente gli sfollati; tutto questo, però, si è trasformato in un tentativo di far vedere che io politico c'ero ad aiutare e che io politico ho aiutato gli sfollati.
questa è una cosa, non sbagliata, ma triste che fa vedere non il lato buono del tal politico o meglio ancora di tutto il mondo politico ma il bisogno di apparire come persone buone quando invece è l'ultima cosa che gli può interessare.
berlusconi ha inoltre promesso, come dice lui, sulle bare, di non lasciare sola questa regione e che entro quest'inverno,quindi entro cinque o sei mesi di costruire prefabbricati in modo da ospitare almeno 13'000 persone.
ora, siamo realisti, è una missione se non impossibile molto difficile che richiederebbe un lavoro di migliaia di migliaia di persone che dovrebber0 lavorare ininterrottamente per mesi e mesi.
e allora se ci tengono così tanto come mai non iniziano?
avete sentito qualche notizia che tratta della costruzione di prefabbricati o perlomeno dell'inizio di essi?
questo apre anche il fatto che durante le prime settimane non si parlava d'altro ma ora c'è il silenzio tranne qualche notiziola di sfuggita che diceva di qualche scossa.
berlusconi per mostrarsi ancora più interessano all'aiuto degli sfollati ha promesso tre sue case una notizia piuttosto pubblicizzata ma non si sàche le sue tre casa non saranno impiegate nell'ospitare persone ma saranno utilizzate come basi logistiche della protezione civile, promettendo inoltre roulotte e innumerevoli stanze in alberghi sparsi per l'abruzzo e per il centro italia.
quello che mi ha colpito molto in questo caso è stato l'enorme aiuto della popolazione italiana che si è dimostrata una popolazione che si è saputa aiutare a vicenda fornendo ogni genere d'aiuto possibile immaginabile e che tuttora fornisce uomini, risorse e mezzi ne l supporto morale e fisico delle persone che sono ancora costrette a vivere in baraccopoli.
c'è una cosa però, una cosa che ho saputo da persone che sono andate di persona ad aiutare, è una cosa che i telegiornali non vi hanno detto e di certo non vi diranno mai, i corpi non sono stati estratti tutti, infatti un numero indeterminato di clandestini sono stati ignorati eperciò lasciati morire che qualcuno ignora.
i corpi poterebbero infatti essere dieci o magari 100 oppure mille, lo si capisce perchè in molti vicoli abruzzesi si può sentire un fortissimo odore di corpi in avanzato stato di decomposizione, il personale sa bene che si tratta di clandestini che non figurando sulle liste della popolazione non è stata cercata, ma la scsa è che si tratta solamente di animali.
è chiaro che il governo ce l'ha a morte con i clandestini ma è così abietto da fare una cosa simile? così tanto da non raccogliere nemmeno i corpi o quello che ne rimane dopo un mese?
tanto visto l'impegno a ricostruire le città e i paesi devastati e ovvio che prima o poi l'argomento salterà fuori e il governo cadrà dalle nuvole con espressioni come :”non lo sapevamo” oppure “se solo lo avessimo saputo si sarebbero potuti salvare”.
e quindi non è meglio, invece di fingere spudoratamente di non sapere assumersi la responsabilità di dire: “sì, lo sapevamo, lo sapevano tutti, ma non abbiamo intervenuto”.
il mio appello, nonostante ki rendo benissimo conto che è alquanto inutile, è quello di recuperare i corpi di poveri uomini snobbati da tutto e da tutti.
Federico Cattaneo
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