sabato 28 novembre 2009

COMUNI A 5 STELLE: ACQUA

Il 5 agosto 2008 l'acqua è stata privatizzata. Un diritto naturale è diventato merce grazie al PDL e al silenzio assenso del PD. Lo ha sancito l'articolo 23 bis del decreto legge 112 di Giulio Tremorti. L'acqua in mano ai privati costa di più (ad Aprilia è arrivata a costare il 300% in più) e il livello di servizio rimane uguale a prima o peggiora. Se non paghi il "pizzo" alla società ti staccano il contatore. L'acqua deve rimanere pubblica. I "Comuni a Cinque Stelle" dovranno impedire la privatizzazione dell'acqua. Un Comune senza acqua non esiste. Rogge, torrenti, ruscelli, fiumi vanno controllati dal Comune. Se non gestisce il primo bene, il più essenziale per la comunità, il Comune non serve. Il Comune non è un'azienda.Un passo dopo l'altro ci tolgono l'aria (avvelenata da CO2), il sole (coperto dallo smog), il cibo (intossicato dai rifiuti tossici), l'acqua (privatizzata). Che logica perversa è mai questa? Chi sono questi pazzi che ci tolgono la bellezza di vivere? E perché noi continuiamo a permetterglielo? Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene ??? ), Noi neppure.
Branciaroli Devis

venerdì 23 ottobre 2009

ECCO I LEGHISTI

http://www.youtube.com/watch?v=ypYXdSRttqU&NR=1
Devis Branciaroli

IL TRONCHETTO DELL'INFELICITA' (Telecom)

Ora saprete chi è l'uomo cn il debito più alto del mondo, ben 48 miliardi di euro, con un monopolio: ha ancora l'80% delle connessioni, la Telecom. L'uomo più importante d'Italia è un uomo con 48 miliardi di debiti, Tronchetti Provera.
Tronchetti Provera gestisce, con i debiti, 41 aziende di cui 12 banche. Aziende come la Benetton, le autostrade, autogril, Banca Intesa, Banca Nazionale del Lavoro, Capitalia, Mediobanca (ora capite perchè non esce nulla sui giornali) Milano assicurazioni, la Pirelli (è quella a cui l'Imps ha svenduto il proprio patrimonio a ditte dove dentro c'è sempre la Pirelli, c'è il "tronchetto dell'infelicità" e poi è sempre lui che fa il prezzo per comprare i beni dell'Imps. L'Imps vende i beni e poi c paga l'affitto dopo! Capite che è un sistema che non sta nè in cielo nè in terra?!?), Telecom, e tantissime altre che non menziono se no il posto mi si alunga di 2 pagine.
Come facciamo noi a fermare questa gente? Allora è qui che i conti non tornano, un'azienda come la Telecom a fine 2004 ha un utile, un imprenditore che cosa fa con l'utile? Lo prende e va a diminuire il suo debito, e lui no... lo da agli azionisti dicendo "Beh... guardate quest'anno è andata bene.", e come se ti sta bruciando la casa, hai un secchio d'acqua e dici: "Mi faccio una doccia!".
La telecom, ormai morta, assorbe la Tim, unica azienda del gruppo che fa cassa e la fa perchè "ruba i soldi". Ogni 15 giorni fanno un'assemblea gli ingenieri ed i matematici per creare un nuovo Algoritmo con bug 5 euro, 8 euro, 10 euro, scatto alla risposta, ti mettono un servizio che non hai richiesto e che poi devi pagare per fartelo togliere.
Fusione Telecom-Tim, il giorno dopo i 3 amministratori della Tim più importanti (Bernabei, Pasquali, Rossi) vendono le loro azioni ed hanno fatto benissimo, perchè in 2 mesi la Tim ha perso il 19%, però l'abbiamo perso noi il 19% non loro, noi. Ecco in che mani siamo.
Allora se una società va bene è giusto che il suo manager abbia diritto a guadagnare quello che vuole, ma se una società come la Telecom che ha oltre 100 mila miliardi di debiti e che in 5 anni hanno licenziato 40 mila persone senza che nessuno dicesse nulla, come mai l'amministratore delegato della Telecom Ruggero Riccardo (figlio dell'ex ministro Ruggero) prende 7,2 milioni di euro/anno ed è il manager più pagato d'Italia? 7.2 milioni (+341%) per gestire un'azienda piena di debiti che in 5 anni ha licenziato 40 mila persone, oltre a lui abbiamo anche carlo Buora con uno stipandio di 3,2 milioni (+39.50%), Giuseppe Sala con 3,1 milioni di euro (+92%) e Marco Tronchetti con 2,1 milioni (+84%). Hanno perso il 19%, cioè sono andati giù con i debiti, guardaste che stipendi. Lo stipendio dei loro dipendenti in un anno è decresciuto si 1/3 e i loro sono aumentati del 341%, questo non è capitalismo e la cosa che fa più arrabbiare è che questa gente tampona, tampona e rallenta il progresso della civiltà nostra. Noi abbiamo una rete e possiamo mandarli via domani mattina, è che non abbiamo la conoscenza. Ora vi dico cosa si può fare: ti prendi un computerino, scarichi un programma, quelli che usano il computer lo sanno, ora mai è un anno che c'è, Skype.com gratuitamente te lo installi sul computer, chiami in Australia e se quello in australia ha un computer e si è scaricato skype parli con lui senza spendere più niente! Ma sapete qual'è la cosa disgustosa? E' che loro hanno un monopolio, poi vanno sul "Corriere della sera", prendo una pagina per dire le più grosse cavolate dicendo che per loro c'è concorrenza e che noi siamo il terzo paese al mondo come interconnessioni, ma delle cose assurde... Ve la faccio vedere la concorrenza, la linea veloce Telecom (Alice ADSL) vediamo i prezzi della STESSA Telecom da noi, in Germania ed in Francia dove la concorrenza c'è ed i prezzi li devono fare per forza. In Italia costa 36.95 euro al mese con 1.2 Mb/s di velocità, In Germania 21.45 euro al mese con 1.5 Mb/s (più veloce), in Francia 15.95 euro al mese con 8 Mb/s di velocità... cioè, in francia la stessa Alice ADSL che abbiamo in Italia costa 1/3 e va 7 volte più veloce, tutto questo perchè la lka concorrenza c'è, da noi, al contrario di quello che dicono loro, no! MANDIAMOLI A CASA!!!
Devis Branciaroli

mercoledì 21 ottobre 2009

IL BELLO DEL PDmenoelle

Il PDmenoelle sta facendo opposizione dura e senza paura con il calzino azzurro di Mesiano. Gente che non mai affrontato i conflitti di interesse, che ha regalato allo psiconano la concessione statale di tre televisioni nazionali in cambio del solo uno per cento dei ricavi (governo D'Alema, articolo 27, comma 9, 1999) e, quindi, lo ha fatto ricco. Che non si è fatta trovare in Parlamento per votare sulla incostituzionalità dello Scudo Fiscale (erano assenti anche Franceschini, D'Alema e Bersani), sulla sua approvazione e sulla fiducia al governo. Spaventapasseri della politica che non hanno battuto ciglio sul Lodo Alfano e, anzi, sbertucciato Di Pietro che propose il referendum abrogativo. Manichini del nulla che affrontano le primarie con numeri straordinari. Una tessera su dieci del PDmenoelle viene da Napoli. Napoli ha il doppio degli iscritti di Roma. In alcuni comuni della provincia di Napoli, come San Giuseppe Vesuviano, ci sono più iscritti che voti. Pizza, sole e amore e Bassolino.
Branciaroli Devis

domenica 11 ottobre 2009

TORNA LA MINACCIA NUCLEARE... PIU' VICINA CHE MAI

Proprio in questi giorni, a Flammanville, l’Enel ha stabilito l’anno in cui la prima centrale nucleare italiana inizierà a funzionare. Il 2020. I loro esperti considerano questa data come “realistica” e spiegano che l’avvio degli altri reattori avverrà alla scadenza dei 18 mesi per ogni nuovo impianto e incredibilmente si è già stabilita la data per la prima colata di calcestruzzo dell’edificio del reattore, che sarà per il 9 luglio 2015. Tutte tempistiche calcolate valutando sia i tempi di costruzione, sia i tempi politici del dibattito e dei permessi e stabilendo anche che l’agosto 2011 sarà il mese in cui si otterranno i permessi per il sito e il maggio 2013 sarà invece la data in cui verrà rilasciata “la licenza integrata per costruzione ed esercizio”, dando cosi il via a tutte le procedure subito antecedenti alla costruzione. L’atteso e più vicino 10 ottobre 2010 sarà il giorno in cui si deciderà la città della prima centrale nucleare e probabilmente sarà anche la data dell’inizio di altri problemi per questo eseguivo. Infatti, dagli ultimi sondaggi risulta che il 60% degli italiani è ancora contrario all’utilizzo di questa energia, arrivando addirittura al 82% quando si parla di realizzare centrali vicino alle loro case, rispondendo anche con un “ non lo accetterei e farei di tutto per impedirlo”. Ecodem (ambientalisti per il Partito Democratico), attraverso le parole di Francesco Ferrante è invece sicura che i 4 siti siano già stati scelti e sicuramente da imporre anche con l’aiuto dell’esercito. Ferrante, rileggendo le carte che l’Enel ha presentato a Flammanville, ne trae una visione ben chiara:«Apprendiamo che il luogo principale del nuovo nucleare italiano sarebbe Montalto di Castro (nel Lazio) deve verrebbero ospitati ben due reattori. Continuando gli altri due siti sarebbero da individuare uno al nord (Trino in Piemonte o Caorso in Emilia Romagna) e uno al Sud. In questo ultimo caso la regione candidata sarebbe probabilmente la Puglia».Ecodem continua facendo anche notare che proprio le regione interessate (Calabria, Toscana, Liguria, Emilia Romagna e Puglia ) «hanno dichiarato di essere contrarie ad ospitare una centrale sul proprio territorio e hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge del governo che le espropria a delle proprie prerogative». Problema non da poco anche per Greenpeace, che considera questo bypass amministrativo «particolarmente grave perché si vuole così scavalcare completamente non solo le Regioni ma anche gli enti locali per localizzare impianti e aree, equiparate ad aree militarizzate, gestite da privati». Questa legge che scavalca ogni autorità locale oltre a creare problemi nel rapporto Stato-Regioni, sembra essere incredibilmente di ispirazione bellica ed è lo stesso ministro Scajola che ne spiega il motivo:«Abbiamo previsto il potere sostitutivo del governo sulla base dell’articolo 120 della costituzione, ritenendo le centrali nucleari strategiche per la sicurezza del paese. È uno strumento estremo che mi auguro di non dover utilizzare; ma nel passato troppi sono stati i no ideologici che hanno frenato e penalizzato lo sviluppo del nostro paese».Le centrali rientrerebbero di conseguenza nei progetti bellici dell’Italia, dando cosi il via libera alla preannunciata imposizione con la forza e ai conseguenti scontri con la popolazione. Il tanto invocato volere popolare, usato spesso come scudo o scusa in più di una occasione, lascerebbe il posto ad una volontà sempre più circoscritta. La volontà dei pochi contro i diritti di molti.
Devis Branciaroli

CONFLITTO SENZA IMBARAZZO (PDmenoelle)

Oggi vorrei porre un fatto analogo all'interno del PD e lo vorrei porre facendo una piccola domandina a Matteo Colaninno.
Colaninno è condigliere di amministrazione della Immsi S.P.A., società che controlla con padre e fratello. Questa società è quella che, il padre Roberto, ha guidato la cordata per la nuova Alitalia. Matteo, inoltre, ha altri quattro incarichi nelle aziende di familia.
Peccato che il Partito Democratico sia dotato di un Codice Etico che dovrebbe impedire a Colaninno di ricoprire incarichi esecutivi nel partito. Carta straccia???
E allora io ero interessato a chiedere all'Onorevole Colaninno se il Codice Etico del Partito Democratico fosse "carta da culo"! C'è scritto dentro che se si hanno interessi economici e finanziari ci si deve dimettere, vergognati Colaninno! C'è scritto nel vostro Codice Etico! Non pensi che sia ora di leggerlo? Te lo ricordi o era solo una cazzata per le elezioni?Colaninno ti devi D-I-M-E-T-T-E-R-E... se no questa è "carta da culo"!
Io non penso che Colaninno sia una cattiva persona, penso che sia serio ed incorruttibile e quindi non dico tutto questo perchè se ne deve andare a casa o perchè si debba "levare dai coglioni", ma per dare l'esempio! Perchè è questa la differenza tra centro-sinistra e quei "briganti" del centro-destra, dare l'esempio! Non ce n'è mai uno che dica "me ne vado a casa", mai uno!
Devis Branciaroli

I PIZZINI DI BERLUSCONI

In Sicilia, quando un cittadino non si piega, gli tagliano le gomme della macchina. Se non capisce, gli fanno saltare la macchina. Se non capisce ancora, gli mettono una bomba carta sulla serranda del negozio. Se poi il tipo non vuole saltare assieme al negozio e a tutta la sua famiglia deve accettare il dialogo. Solo che in Sicilia si chiama "pizzo", si chiama racket, si chiama estorsione. Arrivano gli "uomini del dialogo" e gli fanno una proposta. Gli dicono di aver saputo degli attentati, di essere molto dispiaciuti e gli offrono protezione. Da chi? Da loro se stessi perchè sono loro che mettono le bombe e sono loro che offrono protezione. Il dialogo ha un prezzo, è una tangente, è un pizzo. Il commerciante dovrà pagare un tot al mese agli estorsori per evitare ulteriori guai. Alla fine, se paga, che cosa ha vinto? Ha vinto la mafia, non ha vinto lui, non ha vinto il dialogo. Ha vinto la violenza.Trasferite questo sistema di operare a Roma, succedono le stesse cose, solo che cambiano le parole. C'è un signore che arriva al potere ed immediatamente inizia a rovinare la giustizia, a sfasciare tutto. Presenta una legge per far saltare 100.000 processi, perchè ne ha uno anche lui. Poi ne fa un'altra che impedisce ai magistrati di fare le intercettazioni e di scoprire i reati e di scoprire le prove per incastrare i colpevoli di quei reati. Poi va in televizione e dice che se non si scoprono i colpevoli dei reati è colpa della magistratura che è una metastasi, che è politicizzata, che è un cancro, che è colpa dei giudici che sono fannulloni, è colpa dei giudici che si occupano solo di lui, è colpa dei giudici che sono antropologicamente diversi dalla razza umana, che sono matti, che sono psicolabili, che sono golpisti, che sono fascisti, che sono terroristi. Non a caso, nei sondaggi, la loro credibilità diminuisce.I magistrati a questo punto alzano le braccia, ma questo non basta. Lui fa un'altra legge, ma questa la fa presentare da Tremonti, che taglia i fondi per la giustizia fino al 40% e poi taglia gli stipendi ai magistrati che già sono pagati un terzo, un quarto, un quinti di quanto viene pagato un piccolo manager di una piccola azienda. A questo punto, dopo averli prostrati e ridotti alla rovina, si manifesta qualcuno che offre il dialogo. E dice: "Eh, abbiamo saputo che vi stanno impedendo di fare il vostro lavoro, vi stanno impedendo di fare i vostri processi, di fare le intercettazioni, vi stanno impedendo di scoprire i reati, vi insultano. Volete il dialogo? Cifra modica, si chiama Lodo Alfano. Se voi dimenticate i processi del Presidente del Consiglio. Se vi dimenticate - o le lasciate evaporare, o le mangiate, o le blruciate, o le cestinate - delle intercettazioni del Presidente del Consiglio (intercettazioni indirette, non è lui che viene intercettato, sono di solito dei mascalzoni cn i quali lui è solito parlare, perchè sono tutti amici suoi). Bene, accettate di pagare questa modica cifra? Questa sommetta? Allora arriva il dialogo: gli altri processi ve li lasciamo fare, le intercettazioni ve le lasciamo fare, magari non vi tagliamo nemmeno gli stipendi e non vi tagliamo nemmeno i fondi, magari assumiamo anche qualche cancelliere. Magari paghiamo anche la benzina per le volanti che devono andare a fare le indagini, con sopra i poliziotti. Dipende da voi. Dialogate o volete lo scontro?" Ecco, una tecnica estorsiva che a Palermo si chiama racket a Roma si chiama dialogo. Alla fine,se i magistrati cedono,chi ha vinto? Hanno vinto loro? ha vinto il dialogo? ha vinto la distenzione? ha vinto la pace? NO! Ha vinto l'estorsore, che politicamente parlando, in questo caso, è il nostro Presidente del Consiglio.Questa, purtroppo, è l'Italia di oggi. L'Italia che ci consegnano i nostri genitori, un'Italia sfatta e disfatta, in mille pezzi, dove anche a chi è a capo del governo è permesso corrompere ed essere corrotto, è permesso candidare pregiudicati, è permesso frequentare mafiosi, è permesso e perdonato anche il fatto di essere un puttaniere ed un piduista (tessera P2 1816). Questo è il paese che ci consegnano quei rammolliti dei nostri genitori che non si sono saputi opporre a questo schifo, con la loro superficialità, tirando avanti dicendo che tanto passerà. Beh, non è passato ed ora noi ne stiamo pagando le conseguenze! Ma che un fulmine mi incenerisca, il giorno che deciderò di smettere di lottare per la libertà.
Devis Branciaroli