domenica 11 ottobre 2009

I PIZZINI DI BERLUSCONI

In Sicilia, quando un cittadino non si piega, gli tagliano le gomme della macchina. Se non capisce, gli fanno saltare la macchina. Se non capisce ancora, gli mettono una bomba carta sulla serranda del negozio. Se poi il tipo non vuole saltare assieme al negozio e a tutta la sua famiglia deve accettare il dialogo. Solo che in Sicilia si chiama "pizzo", si chiama racket, si chiama estorsione. Arrivano gli "uomini del dialogo" e gli fanno una proposta. Gli dicono di aver saputo degli attentati, di essere molto dispiaciuti e gli offrono protezione. Da chi? Da loro se stessi perchè sono loro che mettono le bombe e sono loro che offrono protezione. Il dialogo ha un prezzo, è una tangente, è un pizzo. Il commerciante dovrà pagare un tot al mese agli estorsori per evitare ulteriori guai. Alla fine, se paga, che cosa ha vinto? Ha vinto la mafia, non ha vinto lui, non ha vinto il dialogo. Ha vinto la violenza.Trasferite questo sistema di operare a Roma, succedono le stesse cose, solo che cambiano le parole. C'è un signore che arriva al potere ed immediatamente inizia a rovinare la giustizia, a sfasciare tutto. Presenta una legge per far saltare 100.000 processi, perchè ne ha uno anche lui. Poi ne fa un'altra che impedisce ai magistrati di fare le intercettazioni e di scoprire i reati e di scoprire le prove per incastrare i colpevoli di quei reati. Poi va in televizione e dice che se non si scoprono i colpevoli dei reati è colpa della magistratura che è una metastasi, che è politicizzata, che è un cancro, che è colpa dei giudici che sono fannulloni, è colpa dei giudici che si occupano solo di lui, è colpa dei giudici che sono antropologicamente diversi dalla razza umana, che sono matti, che sono psicolabili, che sono golpisti, che sono fascisti, che sono terroristi. Non a caso, nei sondaggi, la loro credibilità diminuisce.I magistrati a questo punto alzano le braccia, ma questo non basta. Lui fa un'altra legge, ma questa la fa presentare da Tremonti, che taglia i fondi per la giustizia fino al 40% e poi taglia gli stipendi ai magistrati che già sono pagati un terzo, un quarto, un quinti di quanto viene pagato un piccolo manager di una piccola azienda. A questo punto, dopo averli prostrati e ridotti alla rovina, si manifesta qualcuno che offre il dialogo. E dice: "Eh, abbiamo saputo che vi stanno impedendo di fare il vostro lavoro, vi stanno impedendo di fare i vostri processi, di fare le intercettazioni, vi stanno impedendo di scoprire i reati, vi insultano. Volete il dialogo? Cifra modica, si chiama Lodo Alfano. Se voi dimenticate i processi del Presidente del Consiglio. Se vi dimenticate - o le lasciate evaporare, o le mangiate, o le blruciate, o le cestinate - delle intercettazioni del Presidente del Consiglio (intercettazioni indirette, non è lui che viene intercettato, sono di solito dei mascalzoni cn i quali lui è solito parlare, perchè sono tutti amici suoi). Bene, accettate di pagare questa modica cifra? Questa sommetta? Allora arriva il dialogo: gli altri processi ve li lasciamo fare, le intercettazioni ve le lasciamo fare, magari non vi tagliamo nemmeno gli stipendi e non vi tagliamo nemmeno i fondi, magari assumiamo anche qualche cancelliere. Magari paghiamo anche la benzina per le volanti che devono andare a fare le indagini, con sopra i poliziotti. Dipende da voi. Dialogate o volete lo scontro?" Ecco, una tecnica estorsiva che a Palermo si chiama racket a Roma si chiama dialogo. Alla fine,se i magistrati cedono,chi ha vinto? Hanno vinto loro? ha vinto il dialogo? ha vinto la distenzione? ha vinto la pace? NO! Ha vinto l'estorsore, che politicamente parlando, in questo caso, è il nostro Presidente del Consiglio.Questa, purtroppo, è l'Italia di oggi. L'Italia che ci consegnano i nostri genitori, un'Italia sfatta e disfatta, in mille pezzi, dove anche a chi è a capo del governo è permesso corrompere ed essere corrotto, è permesso candidare pregiudicati, è permesso frequentare mafiosi, è permesso e perdonato anche il fatto di essere un puttaniere ed un piduista (tessera P2 1816). Questo è il paese che ci consegnano quei rammolliti dei nostri genitori che non si sono saputi opporre a questo schifo, con la loro superficialità, tirando avanti dicendo che tanto passerà. Beh, non è passato ed ora noi ne stiamo pagando le conseguenze! Ma che un fulmine mi incenerisca, il giorno che deciderò di smettere di lottare per la libertà.
Devis Branciaroli

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